Critics

  • Sandro Ricaldone

    NEBULA “Avvicinarsi alla pittura, oggi, significa anzi-tutto liberarla dei suoi attributi «tradizionali» che sono i significati simbolici, autobiografici, letterari e metaforici. Significa reinventarla, oggettivarla, allontanarla da sé, servirsene per proporre allo spettatore-fruitore una traccia per una ricerca comune e non per offrirgli una verità che l’autore non può avere perché non esiste”. Queste frasi di Claudio Verna, scritte nel pieno della stagione della Nuova Pittura, sembrano quanto mai stimolanti in una stagione in cui la pratica pittorica, dopo i perigliosi fasti della Transavanguardia e la ventata neoespressionista, sembra inclinare verso un rapporto di dipendenza nei confronti dell’immagine mediatica, “incapace – per riprendere le parole di Georges Didi-Huberman – del minimo…

  • La Provence

    La Provence Le Génois Michele Alegretti cherchait des lieux pour exposer en France. Pourquoi pas Aix ou son frere fait des études de philo? Il avait repéré le blog de la peintre transversale, body-painter-performeuse et maquilleuse artistique professionnelle, Manuela Noble. Et il sʼest présenté un jour dans son atelier des Epineaux. La rencontre des deux artistes a été concluante. L’ous leurs choix respectifs pouvaient les rapprocher: “Cʼest un véritable amoureux de la peinture, sʼenthousiasme Manuela. Il n’est pas dans la convention et dans ce quʼil faut faire pour plaire. Cʼest la sincerité qui le guide et moi aussi je fonctionne comme ca. L’ors quʼon est cohérent avec soi-méme, pas pervertis…

  • Imaginary Landscape

    Italiano ::: English English Reflections at the margin of the Michele Allegretti works by Paola Timossi “Would come, would come a man, would come to the world a man, today, with the beard of the patriarchs: he ought to, if of this time he would speak, he ought to only mumble and mumble.” Paul Celan If of this time one would speak, one could aim to transform once more words in painting . The pictorial idea of Allegretti is that of making out of an image a vision , in other words detaching it from its conventional form, yielding it through a profound psychic and sensorial openness, both in the…

  • Duchamp e la musica

    Terzoocchio, Anno XXXII, Giugno 2006 – N°2 (119) Trimestrale di arte contemporanea. Cod. 1SSN 0390-0355. Duchamp e la musica

  • Germano Beringheli

    English “Painter, culturally close to Duchamp’s aesthetic nihilism and to strongly conceptual proportions, he analyzes the “space” as a place for the visual-perceptive representation of the forms and the colors. Like John Cage, who had made silence the reason of his musical research, he practices the suspension of the color in order to remove the luminous substance from the light.”Germano Beringheli Italiano “Pittore, culturalmente prossimo al nichilismo estetico di Duchamp e a proporzioni marcatamente concettuali, si occupa soprattutto di “spazio” come luogo della rappresentazione visivo-percettiva delle forme e dei colori. Realizza così partiture cromatiche e, come John Cage aveva fatto del silenzio il motivo fondante della propria ricerca musicale, egli…

  • La grammatica del vento

    Due non colori in un amplesso. Uno attrae, uno respinge. Bianco e nero in un definirsi e ridefinirsi, colmarsi, respingersi, sporcarsi, rincorrersi. Come gesso sulla lavagna, calce sul mattone, polvere sul mobile, neve sull’asfalto, bianchetto sull’inchiostro, cenere sul terriccio: amalgamarsi, mischiarsi, in un’eterna rincorsa tra opposti: pieno e vuoto, luce ed ombra, presenza ed assenza. Il sostrato concettuale è la cancellazione. Cancellazione del buio con la luce, cancellazione della luce con il buio. Cancellazione come riformulazione di un codice semantico basato sulla nebulosità di un non detto, di una grammatica del vento, di una sintassi dell’impercettibile. Le opere di Allegretti non suggeriscono significati e significanti espliciti, come non lo fa…